Dal loro lancio sul mercato internazionale, più di 10 anni fa, ad oggi le app hanno raggiunto numeri da capogiro e rivoluzionato il modo in cui le aziende si approcciano al pubblico.
Nonostante le voci che le danno oramai come una tecnologia superata, il mercato delle applicazioni mobile nell’ultimo anno ha saputo dimostrare di essere ancora sulla cresta dell’onda, con oltre 175 miliardi di app scaricate per un ricavo totale di ben 86 miliardi di dollari, circa 70 miliardi di euro, solo nel corso del 2017.
Una realtà dunque ancora forte ed estremamente redditizia, che vede la Cina al primo posto per numero totale di app scaricate, seguita a distanza dall’India, dove si è registrato un aumento di download del 215%, e dagli Stati Uniti, che presentano un leggero calo del 5% circa nell’ultimo anno.
Globalmente si può individuare un aumento dei download che si aggira intorno al 60% rispetto all’anno precedente, con una crescita totale della spesa che si aggira intorno al 105%.
Insomma, un trend che non accenna a rallentare ed anzi, si prospettano ulteriori aumenti nel prossimo futuro.
La nascita delle applicazioni mobile
Andando a studiare la nascita e lo sviluppo delle app mobile, si può subito notare come queste siano strettamente collegate alla nascita degli smartphone.
Se IBM fu la prima ad implementare all’interno del suo primo smartphone 10 semplici app, come la rubrica, la calcolatrice, il calendario e l’orologio, Nokia fu la prima a sviluppare un gioco da inserire nei suoi cellulari, il famosissimo Snake.
Il vero salto di qualità si ebbe però nel 2008 quando la Apple per prima presentò la versione 2.0 del suo sistema operativo, contenente l’ormai famoso App Store, seguita a ruota da Google, la quale lanciò nel medesimo anno il nuovissimo HTC Dream con sistema operativo Android correlato di Android Market.
Una mossa che rivoluzionò totalmente il modo di approcciarsi al telefono cellulare e fece impennare i download, per i quali Apple mantenne il primato per alcuni anni, fino ad essere raggiunta ed eguagliata da Android nel 2013.
Dati esorbitanti che mostrano come oramai le app siano entrate a fare parte integrante della nostra vita, rivoluzionando totalmente il metodo di approccio a molti aspetti della nostra giornata.
I diversi tipi di app
Le app altro non sono che applicazioni informatiche, da cui deriva il nome, create appositamente per dispositivi di tipo mobile, come gli smartphone ed i tablet.
Nello specifico si tratta di software che presentano una struttura informatica molto simile a quella di un qualsiasi programma, con la differenza di essere semplificate con lo scopo di ottenere un applicativo leggero, veloce e di facile utilizzo.
Attualmente troviamo in commercio centinaia di migliaia di app dei generi più disparati, tanto da rendere in alcuni casi superflua la presenza di un computer.
Vengono suddivise generalmente in due categorie: le App Native e le Web App.
Per App Native si intendono tutte quelle applicazioni implementate appositamente per un sistema operativo, come per esempio IOS o Android, vanno scaricate dagli Store per implementare le funzioni del proprio smartphone e sono compatibili solamente per quei dispositivi specifici.
Le Web App invece rappresentano un collegamento verso un applicativo remoto, per cui hanno bisogno di una connessione internet per funzionare e non hanno bisogno di essere scaricate sul dispositivo.
Perchè investire sulle app e sul web mobile
In seguito al boom del mercato mobile, moltissime aziende si sono adeguate lanciando le proprie app negli store di tutto il mondo.
Ma è davvero cosí conveniente investire su queste applicazioni? La risposta è molto più complessa di quanto si possa pensare.
Innanzitutto è necessario effettuare un’analisi approfondita di quali possano essere i costi per lo sviluppo e valutare quali possano essere le motivazioni che potrebbero spingere un utente a scaricarla.
Una volta stabiliti quali benefici possa portare all’utente, si pone il problema della sua promozione.
Gli App Store sono difatti colmi di applicazioni di ogni genere, ognuna delle quali viene continuamente aggiornata e pubblicizzata affinchè possa comparire nei primi risultati di ricerca e raggiungere un bacino di utenza maggiore rispetto alla concorrenza.
Altro discorso invece è rappresentato dalle Web App, generalmente ottime per permettere ad un’azienda di raggiungere in maniera semplice sempre più utenti, soprattutto nel caso in cui venga affidata ad un’agenzia di traduzione e ricreata in varie lingue.
L’internazionalizzazione dei mercati ha difatti dato il via alla nascita di nuove agenzie di traduzione specializzate specificatamente sulla localizzazione di app, siti web e software in genere, ossia sulla traduzione ottimizzata di questi dispositivi di modo da facilitarne la comprensione in un mercato estero entro il quale l’azienda ha intenzione di ampliare il proprio business.
Non esiste dunque una risposta univoca alla questione, ma ogni caso va analizzato approfonditamente facendo un’attenta analisi della concorrenza, della richiesta di mercato e dei costi di sviluppo e promozione della app stessa.